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Dalla tesi all’acquisizione in 6 mosse: come Perpethua ha supportato Zunino nell’acquisizione di Karel S.r.l.

Un caso di supporto buy-side a 360 gradi: criteri di investimento chiari, scouting proprietario e regia del processo fino alla firma.

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Il contesto: un’eccellenza da valorizzare

Karel S.r.l. è una storica azienda di Parma, attiva dal 1984 nella distribuzione di attrezzature e forniture professionali per ristorazione, catering e hospitality. Ampiezza di catalogo, clientela italiana e internazionale e una reputazione costruita in decenni la rendono un punto di riferimento in un mercato frammentato e competitivo. La sfida tipica di molte PMI familiari: garantire continuità, managerialità e sviluppo in un settore che sta cambiando rapidamente.

L’obiettivo dell’investitore

La holding di Paolo Zunino cercava un’operazione coerente con una tesi industriale: entrare nel comparto con un asset sano, riconoscibile, scalabile e con eventuale spazio per acquisizioni successive. La richiesta a Perpethua: ricerca mirata, valutazione solida, processo rapido e riservato, e una pianificazione dell’integrazione che trasformasse l’acquisizione in un progetto sano di crescita.

L’approccio Perpethua (end-to-end)

1) Dalla strategia ai criteri operativi

Abbiamo tradotto la tesi d’investimento in criteri oggettivi: sottosettori prioritari (forniture Ho.Re.Ca.), posizionamento digamma, mix canale/prodotto, geografia, profilo economico, rischi operativi e requisiti di governance. Questo ha reso misurabile il concetto di “fit strategico”, velocizzando ogni scelta successiva.

2) Target scouting con piattaforma proprietaria

Abbiamo attivato la piattaforma Perpethua per mappare un mercato molto frammentato, generando una shortlist di aziende compatibili e punteggiando ciascun target su coerenza con i criteri, qualità del posizionamento e potenziale di espansione. Karel è emersa come il miglior match grazie a storicità, reputazione nel comparto e struttura pronta perla scalabilità.

3) Valutazione “decision-grade”

Prima del contatto formale abbiamo sviluppato un investment case sintetico ma azionabile, con:

  • lettura preliminare di unit economics (margini lordi per linea, rotazione scorte, concentrazione clienti/fornitori),
  • benchmark di settore e comparabili,
  • range di valutazione e sensitività per sostenere la strategia d’offerta   

Obiettivo: permettere a Paolo di muoversi con chiarezza su prezzo, struttura e condizioni, evitando cicli negoziali improduttivi.

4) Strategia di engagement e negoziazione

Definita la sequenza di contatto con la proprietà, abbiamo curato materiale informativo (teaser/IM), il perimetro informativo e i termini chiave coerenti con la tesi (continuità, progressivo rafforzamento manageriale, clausole di tutela). La regia unica ha assicurato messaggi coerenti, tempi certi e la massima riservatezza in tutte le fasi.

5) Due diligence orchestrata e issue tracking

Abbiamo poi coordinato i workstream finanziario, legale e fiscale, strutturando Q&A, data room e issue log con priorità e piani di mitigazione. L’obiettivo non era solo “verificare”, ma ridurre le incertezze che impattano su prezzo e termini, trasformando la due diligence in una leva negoziale e di pianificazione operativa.

6) Documentazione, closing e "Day 1"

Ci siamo poi occupati di supportare l’advisor legale nella predisposizione della contrattualistica (SPA, condizioni sospensive, garanzie),closing checklist e definizione delle priorità a partire dal cosiddetto “Day 1”: preservare la relazione con i clienti chiave, garantire continuità operativa, stabilire i KPI di monitoraggio e attivare i quick wins (procurement, catalogo, politica prezzi, processi commerciali).

Così, il passaggio di consegne non solo non è stato un evento di discontinuità aziendale, ma è diventato un ponte strategico verso la crescita.

Il risultato: un’acquisizione che sblocca la crescita

L’operazione si è conclusa con successo: Karel entra in una nuova fase con il supporto di una holding solida e di competenze manageriali dedicate. La combinazione di brand, portafoglio e footprint commerciale crea spazio immediato per ottimizzare canali e assortimento e, magari in futuro, per avviare un percorso di aggregazione nel segmento delle forniture professionali. Perpethua ha garantito tempi certi e un processo fluido, consentendo all’investitore di mantenere il focus sulla strategia mentre ogni dettaglio esecutivo veniva gestito con metodo.

Perché ha funzionato

  • Criteri chiari = focus: la tesi è stata tradotta in decisioni operative misurabili, niente “giri a vuoto”.
  • Scouting proprietario = velocità e qualità: la piattaforma ha ridotto il tempo di ricerca e aumentato la precisione del match.
  • Valutazione utile alla negoziazione: l’investment case ha reso l’offerta difendibile e veloce da eseguire.
  • Regia unica = meno attriti: un solo coordinamento per consulenti e parti ha ridotto notevolmente il time-to-close.
  • Roadmap chiara dal “Day 1”: l’integrazione è iniziata in modo strutturato subito dopo il closing, massimizzando l’efficacia e riducendo i rischi.

Impatto sul territorio e prossimi passi

Operazioni come questa preservano competenze, occupazione e indotto e mettono le basi per un progetto industriale di lungo periodo. Nel caso Karel, la nuova proprietà porta capitali e governance, mentre Perpethua fornisce un modello ripetibile per future acquisizioni: pipeline di target e criteri di screening. È il passaggio di logica da “singolo deal” ad un potenziale programma roll-up di crescita.

Il settore è frammentato e ricco di eccellenze locali: l’operazione Karel può essere il primo tassello di una strategia di buy-and-build volta ad aggregare realtà complementari per creare un player più forte e competitivo.

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